CHE COS’E’
Il Credito di Imposta per la locazione (affitti), che è partito con una dotazione finanziaria di € 1.424.100.000,00 ha visto incrementare, con il Decreto Ristori, la sua dotazione di ulteriori € 345.600.000,00. La misura è stata incrementata per sostenere il tessuto imprenditoriale e i professionisti che stanno subendo delle difficoltà legate alla emergenza sanitaria e che pagano ogni mese un affitto per la gestione dei locali in cui operano.
A CHI SI RIVOLGE
Il Credito di Imposta per la locazione può essere richiesto dai soggetti che esercitano attività di impresa, arte o professione che per il periodo di imposta 2019 abbiano avuto ricavi e/o compensi inferiori ad € 5 milioni.
Accanto a questi beneficiari, troviamo anche le strutture alberghiere e agrituristiche (ATECO 55), senza vincoli legati al precedente periodo di imposta; gli enti non commerciali (compresi anche enti del terzo settore e enti religiosi che siano riconosciuti a livello civile); i soggetti in regime forfettario; le imprese agricole con reddito da impresa o reddito catastale.
REQUISITI AGGIUNTIVI
I beneficiari sopra riportati, esercenti attività economica, possono accedere al credito di imposta per la locazione solo se dimostrano di aver subito una diminuzione del fatturato e/o dei compensi in ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio, pari ad almeno il 50% della cifra riferita all’anno 2019. Questa verifica non si applica agli enti non commerciali.
ENTITA’ DEL CREDITO
La misura del credito di imposta viene calcolata sulla base della tipologia dei canoni:
- canoni di locazione, leasing o concessione di immobili ad uno NON abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all'esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
- contratti di servizio a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso NON abitativo destinato allo svolgimento dell’attività economica
L’importo del credito è correlato all’importo che è stato versato nel corso del 2020 per i mesi di marzo, aprile e maggio. La regola non val per le strutture ricettive e turistiche che svolgono attività stagionale, che vede il calcolo basato sui mesi di aprile, maggio e giugno.
Il credito di imposta ammonta al 60% della spesa sostenuta. Ovviamente per accedervi, è necessario che la spesa sia stata effettivamente quietanzata.
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