La casa e l’abitare rappresentano una componente importante della vita di ogni persona e ancora di più per coloro con particolari fragilità come chi sta cercando di riconquistare una piena autonomia, chi vuole sperimentare le proprie possibilità di vita indipendente (come persone con disabilità) o chi invece sta perdendo progressivamente la propria autosufficienza (ad es. le persone anziane) o chi ha un’esigenza abitativa temporanea e vincoli di reddito.
Porre quindi maggiore attenzione verso i bisogni abitativi delle persone più fragili può contribuire a una migliore qualità della vita e benessere con ricadute positive non solo verso i singoli ma per l’intera comunità.
Per questo motivo Fondazione Cariplo ha avviato il bando “Housing per persone fragili”, senza scadenza, con l’intento di sostenere, con contributi a fondo perduto, l’avvio di nuovi interventi di abitare sociale, promossi da soggetti non profit, capaci di rivolgersi in modo mirato alle categorie sociali più bisognose e di mobilitare e catalizzare risorse locali altrimenti non disponibili.
Nel dettaglio, il bando sostiene interventi che dimostrino di:
1. aumentare l’offerta di alloggi sociali e di attivare, ove necessario, percorsi di accompagnamento e di sostegno all’autonomia delle persone accolte, nonché di integrarsi nella rete dei servizi;
2. massimizzare l’accessibilità economica dei servizi di ospitalità favorendo così le categorie più deboli;
3. porre attenzione al risparmio energetico e all’abbattimento dei gas serra e contenere i costi gestionali a regime.
In parallelo il bando può sostenere, ove opportuno, anche la realizzazione di “sistemi territoriali” di housing sociale, che mirino a mettere in rete l’offerta abitativa esistente e gli attori coinvolti, e a favorire percorsi di miglioramento e integrazione gestionale.
Quali sono gli interventi ammessi?
Il bando promuove e sostiene le seguenti tipologie di risposta:
- alloggi per l’autonomia e l’inclusione sociale, rivolti a persone o nuclei in condizione di fragilità socio-abitativa per le quali è possibile ipotizzare un’autonomia nel breve-medio periodo; le persone, seguite da figure educative, sono inserite all’interno di un più ampio percorso di accompagnamento individuale e di reinserimento sociale;
- alloggi per l’autonomia “potenziale”, rivolti a persone per le quali si ritengono necessari percorsi graduali di avvicinamento alla vita indipendente, in particolare alle persone con disabilità che sperimentano percorsi di “dopo di noi – durante noi” (palestre di autonomia, scuole di vita autonoma, ma anche soluzioni più stabili come microcomunità, appartamenti protetti);
- alloggi per l’autonomia “residua”, rivolti a persone anziane che si trovano ad affrontare forme di fragilità connesse all’invecchiamento e che necessitano di risposte a prevalente contenuto abitativo che si pongano a un livello di protezione intermedio tra il sostegno al domicilio e l’inserimento in RSA;
- strutture di ricettività temporanea rivolte a destinatari con esigenze abitative a basso costo, di natura temporanea, anche di brevissima durata (come parenti di degenti ospedalieri, lavoratori temporanei da fuori Regione); non è necessario, nella maggioranza dei casi, alcun tipo di percorso di accompagnamento socio-educativo dedicato.
A chi si rivolge il bando?
Il bando si rivolge a privati non profit o enti pubblici.
Quali sono i progetti ammissibili?
I progetti, per essere considerati ammissibili, dovranno:
- prevedere l’oggetto dell’intervento all’interno dell’area che comprende la Lombardia e le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola;
- formulare una richiesta di contributo alla Fondazione Cariplo non inferiore a € 25.000 e non superiore a € 350.000;
- formulare una richiesta di contributo non superiore al 50% dei costi di progetto;
- riguardare l’avvio di un nuovo servizio o il potenziamento di uno esistente e non la gestione o il semplice rilancio di un servizio già operativo;
- imputare nel costo totale esclusivamente i costi incrementali legati all’attivazione di nuovi posti, siano essi di natura ammortizzabile o gestionale al massimo dei primi 12 mesi di avvio;
- imputare nel costo totale esclusivamente i costi maturati dopo l’invio del progetto;
- valorizzare patrimonio immobiliare esistente;
- nel caso di contributi destinati a coprire interventi su beni immobili, riguardare edifici il cui proprietario (se non coincide con il richiedente) garantisca al richiedente la disponibilità dell’immobile con un titolo che abbia natura e durata congrua rispetto agli investimenti e alle prospettive di stabilità del servizio;
- nel caso di progetti inseriti in interventi più ampi, includere nel costo totale unicamente i costi direttamente imputabili alle tipologie di intervento ammissibili con il presente bando, evidenziando chiaramente i criteri di attribuzione in quota parte;
- nel caso di contributi destinati a coprire interventi su beni immobili, documentare l’obiettivo di ridurre i consumi di energia da fonti fossili di almeno il 20% rispetto alla situazione di partenza del bene.
Qual è il contributo previsto?
Contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa e fino ad € 350.000.
Vuoi avere maggiori informazioni sul bando?
Con FAST puoi verificare se il tuo progetto soddisfa i requisiti del bando.