All’interno del Decreto rilancio (Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34 – pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 128) sono state inserite diverse misure di sostegno per il settore Nonprofit. In particolare sono 5 gli articoli sui quali vogliamo fare un affondo.
Decreto rilancio: incremento del Fondo Terzo Settore
All’articolo 67 del Decreto, al fine di sostenere le attività delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni del Terzo settore, volte a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall'epidemia di COVID -19, si dispone un incremento di € 100 milioni per l’anno 2020 del Fondo.
Decreto rilancio: contributi per la sicurezza degli enti del Terzo Settore
L’articolo 77 del Decreto ha apportato delle modifiche all’articolo 43 del decreto legge 17 marzo 2020, dando la possibilità anche agli enti del terzo settore di accedere ai contributi per migliorare i livelli di sicurezza.
Decreto rilancio: credito di imposta per adeguamento degli ambienti di lavoro
Per sostenere ed incentivare l'adozione di misure legate alla necessità di adeguare i processi produttivi e gli ambienti di lavoro, ai soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli
enti del Terzo settore, viene riconosciuto un credito d'imposta in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di € 80.000. Tali spese devono coprire interventi necessari a far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID-19. Tra gli interventi è possibile presentare anche il rifacimento di spogliatoi e mense, la realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni, l'acquisto di arredi di sicurezza, l'acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell'attività lavorativa e l'acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti (art. 120).
Il credito è cumulabile con altre agevolazioni, nei limiti dei costi sostenuti ed è utilizzabile nel 2021 in compensazione.
Decreto rilancio: credito di imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione
L’art. 125 permette agli enti del Terzo Settore di accedere anche al credito di imposta pari al 60% per le spese sostenute nel corso del 2020 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti. Il credito spetta fino ad € 60.000 per ciascun beneficiario. Le spese ammissibili sono:
- la sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l'attività lavorativa e istituzionale e degli strumenti utilizzati
- l'acquisto di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea;
- l'acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;
- 'acquisto di dispositivi di sicurezza diversi da quelli di cui alla lettera b), quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione
- l'acquisto di dispostivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ivi incluse le eventuali spese di installazione
Decreto rilancio: sostegno al Terzo Settore nelle Regioni del Mezzogiorno
L’articolo 246 disciplina le misure a sostegno del terzo settore per le regioni del Mezzogiorno. Sono concessi in particolare contributi volti al sostegno del terzo settore nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con la finalita' di rafforzare l'azione a tutela delle fasce piu' deboli della popolazione a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Lo stanziamento complessivo, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (articolo 1 comma 6 legge 27 dicembre 2013 n. 147), è pari ad euro 100 milioni per l'anno 2020, di cui 20 milioni riservati ad interventi per il contrasto alla povertà educativa e a 20 milioni per l'anno 2021.
Si tratta di una sovvenzione diretta, per il finanziamento dei costi ammissibili e a seguito di selezione pubblica nel rispetto dei principi di trasparenza e parita' di trattamento. Il contributo puo' essere cumulato con il sostegno proveniente da altre fonti per gli stessi costi ammissibili.
Per maggiori informazioni è possibile visionare il Decreto Rilancio cliccando qui